Cambiamenti climatici in viticoltura

(Questo post è una sintesi delle relazioni presentate dal Dott. Luigi Lombardi del Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura presentate tra l'altro a Vinitaly)

La vite (vitis vinifera) ha un'età tra i 130 e i 200 milioni di anni mentre la viticoltura ha circa 6000-8000 anni.

Qui si analizza la temperatura da 600milioni di anni fa fino all'era moderna con riferimento alla temperatura media tra il 1960 e il 1990. Si nota una grande variabilità delle temperature e si ricorda che 5 milioni di anni fa l'area di San Gimignano era coperta dalle acque, come evidenziano anche i fossili che si ritrovano nelle vigne.

Molto interessante l'analisi del livello del mare in Sardegna (Italia): l'attuale livello è 8 metri inferiore di quello di 125000 anni fa quando la CO2 era pari a 290ppm contro gli attuali 395ppm. Questo evidenzia come le pianure italiane possano essere in pericolo con un ritorno del mare al livello precedente.
Il periodo di maggior interesse per l'analisi delle temperature importanti per la vitis vinifera è il Quaternario (da 2,5 milioni a 10000 anni fa) in cui si sono registrati 25 eventi di riscaldamento improvviso seguiti da bruschi raffreddamenti le cui cause non sono state spiegate.
Il periodo più importante per la viticoltura è ovviamente quello attuale (ultimo 10000 anni), e al suo interno assume molto interesse il Grande Optimum Postglaciale che coincide con la domesticazione della vite nelle aree fra il Caucaso e Zagros (tra Iran e Iraq). In questo periodo il livello del mare è più alto di ora di 1-2 metri ed i ghiacciai alpini sono quali del tutto scomparsi.

Il primo vino da dove viene? I dati di Mariani forniscono questo schema


Nel grafico seguente si vede l'espansione della coltura della vite con il passare dei millenni.
Si arriva così all'attuale diffusione che è stata causata anche dalle variazioni climatiche oltre che dalla plasticità della vite e al suo incrocio con vari genotipi selvatici.

Nella fase calda medioevale (Optimum medioevale) la vite si coltiva anche in Val d'Aosta fino a 1350m di quota (500metri più di adesso) ed anche l'olivo raggiunge le alpi fino in Val d'Aosta. 
Si ha poi l'adattamento alla Piccola Era Glaciale (Little Ice Age), fase fredda e piovosa, con la creazione dei terrazzamenti, come in Valtellina e Val d'Aosta, e l'inizio delle vinificazioni in bianco delle varietà che raggiungono la maturità (metodo Champenoise) e in varie zone si assiste all'interramento invernale della vite come protezione dal freddo (nel nord Italia venne abbandonata solo alla fine del XIX secolo). 
Di seguito si vede la differenza di temperatura globale a partire dal 1850 con riferimento alla media 1961-1990. SI notano bene periodi di aumento e di diminuzione della temperatura.

Gli scienziati hanno proposto due teorie per spiegare l'aumento delle temperature globali, che si possono riassumere nell'aumento dell'attività solare e nell'aumento dovuto alla CO2, ma non sono ancora concordi su una teoria univoca anche per gli interessi legati alle due teorie.

Dati storici
Il 14 Aprile 1765 si registra in Toscana una gelata che ha bruciato le gemme delle viti e degli altri alberi da frutto. Proprio nel 2017 una gelata ha colpito la Toscana il 20 e il 21 Aprile con danni molto simili.
Nel 1816 si vendemmia a Tirano (nord della Lombardia) il 30 Ottobre e i grappoli presentano la maturità di agosto con scarsa invaiatura.
Il registro storico più fornito è quello della Borgogna che registra le date di vendemmia del Pinot Nero a Beaune dal 1371 al 2009 (nel grafico). Il riferimento (zero) è il 31 Agosto, la data media di vendemmia è il 23 Settembre (linea tratteggiata - dash line). 
La vendemmia più tardiva è stata il 28 Ottobre 1816, quella più precoce il 16 Agosto 1556.

La fase calda attuale presenta variabilità termiche, qui vediamo la temperatura media annuale dal 1850 in Europa.

Un'analisi più dettagliata degli ultimi 60 anni mostra una discontinuità nel 1987 quando la temperatura media di 20 stazioni europee mostra un incremento di 1°C rispetto al periodo precedente. La causa di questo incremento è stata trovata nell'intensificazione delle grandi correnti occidentali 
Altrettanto interessante l'analisi della serie storica di Milano dei giorni con temperature maggiori di 33°C.

Riassumendo i dati presentati, si può dire che l'andamento delle temperature europee dal 1850 ad oggi è frutto di tre fenomeni diversi: 
1_il riscaldamento globale di 1,3°C è legato all'uscita dalla Piccola Era Glaciale (Little Ice Age). 
2_ come si è visto nel diagramma delle vendemmie a Beaune, nel clima europeo c'è una grande variabilità interannuale dovuta ai fenomeni circolatori che interessano il continente.
3_ è presente una ciclicità di 60 anni causata dalla ciclicità delle temperature oceaniche che appunto lentamente influenzano le temperature globali. Infatti le temperature tra il 1900 e il 1930 sono molto simili a quelle tra il 1960 e il 1987.

Delle previsioni sono molto difficili da trarre: si ritiene che l'attuale fase con  temperature medie aumentate possa continuare così come'è (+0,5°C in Nord Europa, +1,5°C in Sud Europa), che le precipitazioni aumentino nel Nord Europa e siano stabili nel Sud Europa, che le ore di sole aumentino nel Sud Europa e diminuiscano nel Nord Europa.
Se ciò potrà essere valido a livello globale, diversa sarà la situazione a livello del singolo vigneto, sul quale si dovrà lavorare singolarmente gestendo le tecniche colturali e nel caso di primo impianto anche le scelte d'impianto.

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